lunedì 1 giugno 2009

BIOGRAFIA-CURRICULUM-REFERENZE

ASSOCIAZIONE CULTURALE GIRINARTE - VARESE

Walter Maffei CV
www.myspace.com/waltermaffei
(video, foto, blog, bacheca, collaborazioni, link, calendario date)

Walter Maffei è un raffinato artista del panorama contemporaneo,
le sue performance e spettacoli teatrali uniscono arcaico e moderno e hanno sempre una componente culturale e drammaturgica; la magia diventa tecnica teatrale in una fusione di humor, poesia e sorpresa, con forti sensazioni visive e sonore.
Adora unire l’arte magica ad altre discipline, ha condiviso la scena con ballerini, percussionisti, ginnasti, fantasisti, attori, cabarettisti, con lo scopo di sperimentare nuove forme d’espressione artistica e comunicazione. Ciò che fa l’originalità del suo lavoro è la perfezione tecnica ed estetica, condita dalla sua particolare ironia ed un’innata eleganza.

Walter Maffei è nato e cresciuto sulle sponde del lago di Varese il 21 febbraio 1969 e scopre la vocazione per il palcoscenico sin dall’infanzia, affascinato dai varietà televisivi degli anni ‘70, dal cinema di Chaplin e Fellini, dal cabaret di Antenna 3 Lombardia e dal teatro popolare dei Legnanesi negli anni ‘80. Contemporaneamente avverte un naturale interesse nella magia, che segnerà definitivamente il suo destino di artista; comincia così una formazione autodidatta che lo porterà, nel 1991, ad essere un professionista dello spettacolo grazie anche ad un innato talento. Gli anni ’90 lo hanno portato a fare esperienze all’estero, in particolare negli Stati Uniti, dove era solito “sostare” per alcuni mesi all’anno; mentre a Milano i due palcoscenici/scuola in cui si è “formato” sono stati La Taverna dei 7 Peccati e la Ca Bianca. Arrivano anche le prime apparizioni televisive, dalle tv locali ai grandi network e le esibizioni in grandi eventi per marche internazionali. Gli anni a cavallo del terzo millennio sono quelli in cui ha lavorato e vissuto a Parigi, inizialmente a Disneyland ed in seguito nei teatri off, dove godrà di gratificazioni personali e professionali (e che gli daranno una cifra stilistica indelebile). In contemporanea, continua ad abbinare il suo lavoro a lunghe permanenze all’estero, con progetti artistici, culturali e umanitari, come una sorta di “attività parallela”. Ma oltre allo studio del palcoscenico, non smette mai di approfondire il significato della parola magia, diventando così anche una sorta di conferenziere sul senso culturale e antropologico dell’illusionismo. Dal 2005 Maffei è di nuovo attivissimo su Milano con un’immagine ben codificata da pubblico, colleghi e addetti ai lavori, ed è diventato l’immagine di un nuovo illusionismo in Italia; il suo lavoro è in continua evoluzione, specialmente in campo teatrale, come artista e metteur en scène di spettacoli. Attualmente si divide tra cabaret, televisione, eventi, laboratori e produzioni teatrali, stage didattici nelle scuole, conferenze, con una sempre viva attività anche in campo sociale.

Referenze (presenti in google): lavori teatrali, produzioni personali, collaborazioni artistiche ed esibizioni recenti

Stagione 2008/2009
– Partecipazioni mensili al Théatre Trévise di Parigi al FIEALD: Festival International d’Expression Artistique Libre et Desordonnée (partecipazioni dal 2000).
– Ideatore e organizzatore di Illegal Magique, uno sguardo alla magia sotto l’aspetto didattico, artistico e culturale al Circolo Arci Cicco Simonetta di Milano, una domenica al mese.
– Laboratorio di cabaret e teatro Democomica all’Arci Cicco Simonetta, dal 2005 tutti i martedì, con Rafael Didoni, Germano Lanzoni.
– Rassegna Ragooledì, con Vincenzo Costantino Chinaski e Flavio Pirini, ogni due mercoledì del mese al Ragoo di Milano.
– Rassegna PentesiLive, con Cinaski, Pirini, Tessadri, Serranò, Capossela, De Angelis.. ogni sabato dalle h.22 alle h.2 al Pentesilea di Milano.

Maggio 2009, Milano – Teatro San Fedele, ospite fuori concorso al Premio Nebbia Cabaret.

Maggio 2009, Milano – Teatro della Contraddizione, special guest nello spettacolo Radio, ovvero, l’adunata dei refrattari.

Aprile 2009, Milano – Spazio Tadini: Ideatore, interprete, regista e produttore di Atto Magico – live contamination #3 con la pianista Lena Panfilova e il bassista Flavio Settegrani.

MTV, 2009 – esibizione speciale dal vivo per la trasmissione Mtv Confidential.

CANALE 5, 2009 – esibizione speciale dal vivo per la trasmissione Scherzi a Parte.

Marzo 2009, Milano – Teatro Villa: Ideatore, interprete, metteur-en-scène e produttore di Ombre e Nebbia..eccitazioni poetiche a Milano – contaminazione live #2 con il cantautore Folco Orselli, il poeta Vincenzo Costantino Cinaski, l’attore Germano Lanzoni, la danzatrice Arianna Cavallo.



2008

Gennaio-Febbraio-Marzo-Aprile-Maggio 2008, Milano – Teatro San Babila: Il cielo sopra Milano, di e con Sabina Negri Calderoni e Paolo Casiraghi, Claudio Taroppi, Nadia Puma, Andrea Midena, i GPL, Fabio Pavan.

Dicembre 2008, Varese – Teatrino Santuccio: organizzatore del Gala della magia - II edizione.

2007

Capodanno 2007/08, Milano – Teatro Out-Off; veglione in scena con Il cielo sopra Milano.

Dicembre 2007, Varese – Teatro Apollonio: organizzatore del Gala della Magia e delle Arti Visive.

Dicembre 2007, Milano – Teatro della Cooperativa; Musicomedian, regia di Flavio Oreglio, con Franco Rossi, Henry Zaffa, Fabrizio Canciani, Stefano Covri.

Novembre 2007, Milano – Casa 139; CARAVANSERRAGLIO, con Vincenzo Costantino Chinaski, Vinicio Capossela, Folco Orselli, Concetto Serranò, Rafael Didoni, Flavio Pirini, Walter Leonardi.

2007/08, Milano – Circolo Cicco Simonetta; DEMOCOMICA, laboratorio di teatro comico con Rafael Didoni, Germano Lanzoni, Flavio Pirini, Cinzia Marseglia, Enrico Veronica, Robin Sheller.

Luglio 2007, Verona – Villa Arvedi: CHANT, musica, immagini, danza e poesia, regia di Vito Molinari, con Britta Oling, Massimiliano Frani, Stefania Pepe, Federica Toti.

Marzo 2007, Milano – Auditorium San Fedele: Prima ufficiale: Atto Magico - live contamination, di e con W. Maffei e la partecipazione di Folco Orselli, Andy ex Bluvertigo, Vincenzo Costantino Chinaski, Raffaele Kholer, Arianna Cavallo.

Gennaio/Giugno 2007, Milano – Teatro Franco Parenti: Democomica.

‘06/’07/’08, Milano – direttore artistico di Miracoloamilano Dinner-Show: Miracle, Atto Magico, Freakabaret, di W. Maffei con Martelli Frax, Arianna Cavallo, Robin Sheller, Carlo Della Santa,…

2006

Dicembre 2006, Roma – Palazzo Farnese: performance visiva con reading di André Glucksmann e Maurizio De Luca.

Novembre 2006, Luino (VA) – Teatro Sociale; organizzatore dello spettacolo pro-anffas Magicomedians con Max Pisu.

Luglio 2006, Porto Valtravaglia (VA) - Premio Dario Fo; Sumbios-La voce della luna, con Arianna Cavallo

Giugno 2006, Milano – Mazdapalace; concerto/spettacolo con il gruppo dei 7grani.




ARCHIVIO (1992/2005):

Novembre 2005/Gennaio 2006, Isola di Reunion - FR: Sumbios-Alchimie des Elements, la magie du feu, de l’eau, du sable, de l’air , con Arianna Cavallo, al Thèatre Exotica di Saint Pierre (progetto scolastico).

Ottobre 2005, Varese – Giardini Estensi; Sumbios-Fuochi Fatui, performance notturna con Arianna Cavallo.

Giugno 2005, Toronto – Canada: spettacolo per il comitato Italiani in Canada.

Aprile/Maggio 2005 – Varese: conferenze sulla storia della magia col patrocinio del Comune di Varese (Varese corsi).

2005, Torino – CAB 41; direttore artistico del laboratorio d’arti visive.

Agosto 2004, Varese – Giardini Estensi: Sumbios, teatro-danza-arte magica con Arianna Cavallo

Ottobre 2003, Parigi: partecipazione al cortometraggio In/Out diretto da Maxim Poterat

Parigi, dicembre 2002, Palais de l’UNESCO: spettacolo per il Gala Internazionale dell’Infanzia.

Parigi, marzo 2002, Disneyland: performance nel Gala di apertura dei Walt Disney Studios

Parigi, Giugno 2001, Thèatre Trèvise: vincitore nel Festival International des Expressions Libres et Desordonnée

Parigi, capodanno 2000, Disneyland; performance per il grande veglione Reveillon 2000.

Sarajevo, Marzo 1998 – Caserma Militare SFOR: spettacolo per la Dichiarazione Mondiale dei Diritti dell’Uomo.

CANALE 5 – 1998, esibizioni nella trasmissione Buona Domenica, condotta da Maurizio Costanzo.

Milano, aprile 1997 – Teatro Ciak: Invito a cena con delitto, con la compagnia Arleccomics.

RETE 4, 1996 – esibizioni nella trasmissione Casa per Casa, condotta da Patrizia Rossetti.

Miami, 1995-’96 – Street-magic a South Beach nei locali dell’Art Deco District .

TELEMONTECARLO – 1995, esibizioni nella trasmissione Casa-Cosa, condotta da Claudio Lippi e Luana Ravegnini.

Las Vegas U.S.A., 1994 – Hotel Tropicana; Magic Desert Seminar, meeting internazionale di illusionisti

Orlando U.S.A., 1992/’93 – Disneyworld; animazione a Epcot Center.

Torroella do Montgri - Spagna, 1992 – Castello dei Misteri; performance di illusionismo storico.

RAI 1 –1992, esibizione nella trasmissione Ci vediamo alle 10, condotta dalla giornalista Danila Bonito.

TRUCCHI DEI MAGHI SVELATI

TRUCCHI SVELATI

Eccovi l'opportunità, cari eruditi, di scoprire i segreti e le tecniche del mio lavoro; se arriverete alla fine di questa lettura allora significa che avrete capito..

Introduzione (indispensabile):
Il pubblico segue generalmente gli spettacoli di magia con l’intento di scoprire il trucco; si tratta di una sfida dissimulata tra mago e spettatore, che può diventare un vero e proprio gioco intellettuale. Un buon prestigiatore “depista” più facilmente quegli spettatori che sono convinti di poter capire i trucchi perché, così facendo, si cacciano da soli in un tranello senza via d’uscita, perdendosi oltre al segreto anche il divertimento. Non esiste più l’umiltà del pubblico di accettare ciò che non si capisce o che non si può spiegare, per questo motivo molte persone devono mostrarsi scettiche agli occhi degli altri, anche se sono state ingannate e lo sanno benissimo; altri invece reagiscono con banale superiorità, quasi irritati dal fatto che qualcuno li stia “imbrogliando” (ignorando il fatto che lasciarsi ingannare, in questo maniera, è terapeutico).

Ecco la prima fase per capire dove comincia il trucco.
PRIMA FASE: psicomagia.
Personalmente ciò che più mi affascina di quella che definisco una “disciplina dell’arte” è il lato psicologico che ho potuto affinare nelle migliaia di serate dal vivo in Italia e all’estero; davanti all’emozione della magia non esistono differenze, ho trovato le stesse reazioni in qualsiasi posto del mondo di fronte a qualsiasi tipo di pubblico, dalle grandi città alle foreste. La prestidigitazione e l’illusionismo mostrano questo lato come una branca della psicologia applicata, un gran numero di psicologi si sono occupati di questo settore da Freud in avanti; ho avuto modo di prestare il mio lavoro al cospetto di professionisti del settore in seminari e conferenze, poiché l’esempio del prestigiatore è il modo più divertente ed immediato di mettere a nudo la nostra psiche. Nelle rappresentazioni di magia, oltre ad abilità, prontezza ed esperienza, sono decisive la personalità, il talento intuitivo e l’attività psicologica del prestigiatore. Perché il numero possa funzionare, egli deve creare uno stato d’animo favorevole nel pubblico, senza mai sfidarlo dichiaratamente per essere in grado di tenerlo in suo potere, assecondando la sua suggestionabilità; trovo inoltre di grande importanza la presentazione verbale, un buon senso estetico e un’adatta colonna sonora per agire ancor più sui sensi degli spettatori. La tecnica psicologica più utilizzata è definita in gergo missdirection (traducibile in “perdita della direzione”), ovvero un’invisibile strategia per pilotare l’attenzione del pubblico o di un singolo interlocutore. Gli illusionisti erano già ai tempi come li descrisse lo psicotecnico Schulte: “La psicologia dei prestigiatori è così raffinata che anche uno psicologo specializzato , senza possibilità di reiterare ripetizioni, potrebbe essere tratto in inganno,non solo, ma esser realmente portato ad errare con quasi assoluta certezza, (…). In tutto ciò gioca un particolare ruolo l’illusione dell’aspettativa del giudizio umano sul rapporto di causa ed effetto. Forse il grande successo del prestigiatore si fonda, in sostanza, sull’ottenimento di una falsa o falsamente diretta percezione, combinazione e logica.

Se la prima fase vi ha suscitato interesse o curiosità, allora passate alla seconda, oppure abbandonate ora la lettura e andate su you tube e digitate tricks revealed.

SECONDA FASE: inganno dei sensi.
Il ruolo dello spettatore è da sempre fondamentale all’esistenza del prestigiatore, come a quella dell’attore, considerando che siamo spettatori anche fuori dal teatro e attori allo stesso tempo, nella quotidiana commedia della vita. Dobbiamo partire dal presupposto che la realtà non è razionale, anche se ci fa comodo pensare che lo sia, ci da più sicurezza, ci tranquillizza. In generale, i comportamenti umani sono motivati da forze inconsce, qualunque siano le spiegazioni razionali che attribuiamo loro in seguito; cosa siano e da dove provengano queste forze rimarrà un mistero insoluto, nessuno è in grado di controllarle ma molti riescono a gestirle e renderle magiche. Nel bene e nel male, coloro che adoperano le tecniche di uso dell’inconscio sono: psicologi, veggenti, sensitivi, prestigiatori, operatori di marketing, sociologi, sacerdoti, comunicatori, santoni e guru di ogni tipo (da coloro che sono in contatto con gli alieni ai guaritori).

Posso fermamente assodare che prodigi e illusioni, che negano apparentemente le leggi della natura, sono evidentemente irreali; lo spettatore intelligente lo sa ed è bene che lo sappia, perché i maghi seri non vogliono vantare capacità sovrannaturali. Ancora oggi mi capita, al termine di un mio spettacolo, di essere avvicinato da persone desiderose di farsi leggere le carte o predire i numeri del lotto; questa è la prova concreta di quanto ancora si creda ai miracoli, poi dipende da ognuno di noi il modo di interpretarli. Il mio unico scopo, come per tanti miei bravi colleghi, è quello di giocare con i sensi degli spettatori con l’unico fine di affascinare e meravigliare, si “provoca” il pubblico per il solo piacere di divertire; proprio per questo la magia non diviene altro che “l’arte della sublime inutilità”, in cui tutto e niente accadono nel medesimo istante, che si trasforma in miracolo. Ed il pubblico deve solo godersi questa magia, lasciandosi trasportare dalla poesia di un’arte millenaria, senza confonderla coi malsani fini di coloro che operano sui più ingenui, utilizzando le stesse tecniche. Questi individui posseggono una gran faccia tosta e notevoli doti istrioniche, raccontando al “paziente” ciò che vuol sentirsi dire dopo un’accurata e rapidissima indagine psicologica; l’unica verità che li riguarda è un ricco conto bancario alimentato dalle speranze di chi, disperato e quindi totalmente vulnerabile, non sa più a chi rivolgersi.

Si distinguono principalmente tre tipi di illusione: dei sensi, della percezione, del pensiero. L’uomo è soggetto quotidianamente a questo tipo di illusioni; l’occhio umano, infatti, è lento e pertanto non è in grado di percepire e quindi trasmettere al cervello le azioni compiute in una frazione di secondo (perdendo la fase intermedia in cui si viene ingannati). Inoltre, non possiamo percepire un gran numero di stimoli contemporaneamente; infatti qualora siano presenti più stimoli allo stesso tempo, dobbiamo necessariamente sintonizzarci sull’uno o sull’altro stimolo trasmesso (questo spiega perché a volte commettiamo banali ed inspiegabili distrazioni). Questa scelta di percezioni può venire condizionata senza che la persona possa accorgersene minimamente; ecco allora che si torna a parlare della famosa missdirection, con qualche esempio. I pensieri degli uomini vengono espressi con parole e gesti in maniera automatica e sincronica ed è per questo che crediamo nelle parole; il mago, invece, si avvale della parola proprio per ottenere l’effetto contrario: le sue parole ed i suoi gesti devono, infatti, dare corpo esattamente all’opposto dei suoi reali pensieri, inducendo lo spettatore a credere in ciò che si sta manifestando solo apparentemente. Spiegarlo in modo “scientifico” è molto più difficile che farlo in modo pratico; ecco quindi un esempio da scena: il prestigiatore lancia due volte una pallina in aria e gli spettatori ne seguono il tragitto spontaneamente con gli occhi e la testa; la terza volta, però, finge di farlo trattenendola nel palmo della mano mentre gli spettatoti, per riflesso, lanceranno un rapido sguardo verso l’alto ed è in quel preciso istante che il mago fa “sparire” la pallina in tasca (con o senza le maniche alzate, vecchio luogo comune).

Voilà..le spectacle est terminé!

FINE (se siete arrivati sin qui, siete il mio pubblico ideale, anzi, il mio ideale di pubblico)